Conclusa con successo l’Expedition Laos 2010 , esplorazione speleologica Italo Francese che ha permesso al team dell’Acheloos Geo Exploring di documentare nuove grotte nella zona del Khammouane Laos
La spedizione Italo-Francese composta da 10 speleo operativi, di cui 4 membri del Team Acheloos Geo Exploring, ha potuto esplorare e rilevare ben 10 Km di grotta, tra nuove scoperte e adeguamenti dei rilievi fatti con sistema digitale. Sono state messe a disposizione le conoscenze dei team, Francese e Italiano per ottimizzare soluzioni tecnologiche di rilievo e massima efficacia nelle esplorazioni impegnative, ottenendo un risultato di tutto rispetto nelle due aree geografiche studiate dai componenti della spedizione. Oltre agli aspetti puramente tecnici, si sono raccolte immagini necessarie ai due filmati prodotti da Acheloos e presentati al raduno europeo di speleologia Casola 2010.
Le esplorazioni nell’area del Namin Bum
L’area dove da anni opera il team di speleo Francesi, è quella sul fiume Namin Bum, a nord della zona carsica del Khammouane nel centro del Laos. Qui una serie di attività erano state iniziate negli anni passati, e anche con il supporto di un team di speleo sub Francesi e Rumeni, si sono proseguite e concluse importanti esplorazioni speleologiche. Oltre alle diverse risorgive indagate, una importante congiunzione è stata confermata tra le due grotte ,dando così forma ad un complesso ipogeo di oltre 30 Km il più esteso del sud est asiatico. Con il supporto logistico di una numerosa squadra, gli speleo sub hanno potuto entrare in acqua nei sifoni più interni direttamente nei punti di interesse ubicati anche a 4km dall’ingresso della grotta. Molti altri punti di interesse sono stati poi esplorati dagli speleo organizzati in squadre miste, Italiani e Francesi, incrementando così con nuovi rilievi di gallerie inesplorate il già corposo e articolato sistema carsico della zona.
Le esplorazioni del Nam Kuhang
In questa regione, già visitata in passato dai componenti del Team Acheloos Geo Exploring, l’obiettivo era di verificare alcuni punti del complesso ipogeo denominato “ Complesso Sbardella” in onore dello speleologo Sbardella che 10 anni fa inizio le esplorazioni nella zona con Giovanni Polletti e Andrea Benassi. In particolare due “punte” a circa 4 Km all’interno del ramo attivo del fiume sotterraneo, Un Pozzo nel ramo fossile di dimensioni imponenti e una Grande apertura a mezza parete che è sempre stata considerata il traguardo delle scoperte speleo in quel luogo. Di fatto i ricercatori sono riusciti ad oltrepassare attraverso un By pass, il lago della Morte nel ramo attivo, incrementando i rilievi con circa 1,5 km di nuove grotte. Il Grande pozzo è stato invece una delusione , causa una enorme frana che chiudeva il possibile passaggio. Nel portale si sono ritrovati dei depositi votivi molto antichi, simili a quelli già rinvenuti nella zona, e una grande galleria che prosegue verso l’interno della montagna. Come già successo, il tempo e i permessi a disposizione concessi dal governo del Laos, hanno imposto il termine delle esplorazioni, obbligando al rientro dei componenti del team esplorativo.
Ringraziamenti
Un ringraziamento particolare al gruppo di autisti e al cuoco che si sono prodigati per garantire una logistica essenziale ma diremmo providenziale ! Al responsabile dei rapporti tra governo e associazioni di ricercatori Mr Van Hi Von Tutti i partecipanti alla Spedizione