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Sud Africa Kruger Park nella savana

di Fabio Piccin

Reportage fotografico della savana a stretto contatto con gli animali ..

Il viaggio

Partiamo con molto ottimismo, imbarcandoci nel 747 che ci porterà a Joannesburg, in Sud Africa. Il viaggio sarà lungo ma abbiamo un obbiettivo particolare che ci entusiasma; fotografare gli animali liberi nella Savana! Il trasferimento al Krugher Park, ci impegna per delle ore, e cogliamo l’occasione per ammirare alcuni paesaggi della regione, caratterizzata da vaste praterie e pascoli che pian piano si diradano proseguendo in direzione del parco. Nei pressi dell’ingresso, troviamo molti oggetti di artigianato locale molto belli e colorati, statue in legno , grandi Batik e stoffe .

Il parco

Fondato dal famoso viaggiatore-ecologista Krugher, di origini olandesi, negli anni del dopoguerra, il parco nasce come ambizione e esigenza di salvaguardare le piante e glie animali della savana della regione sud Africana. Si circoscrissero diversi ettari di terreno, attraversati da alcuni fiumi , ricoperti di foresta e grandi alberi dall’alto fusto. In seguito, l’equilibrio venne ed e’ ancora oggi mantenuto dall’ecosistema naturale che regola il ritmo della vita della savana. Pochissime opere dell’uomo hanno disturbato il paesaggio, e quelle esistenti mantengono un rigoroso equilibrio con l’ambiente del parco.. Oggi, molti visitatori di tutto il mondo visitano gli animali del Krugher Park, emozionandosi alla vista di un rinoceronte o del meraviglioso Leone.

Il Parco per antonomasia del Sud Africa. Fondato nel 1898 con il nome di Sabi Game Reserve dall’allora presidente Paul Kruger si è via via espanso fino ad assumere la conformazione attuale. Oggi ha una superficie simile a quella del Veneto ed è facile immaginare che, viste le dimensioni, servirebbero parecchi giorni per visitarlo per intero. La cosa, d’altra parte, sarebbe anche inutile considerato che se volete solo vedere gli animali… più che i chilometri fatti serve fortuna e un buon colpo d’occhio. Diverso il discorso se volete gustarvi i paesaggi. Il Kruger include ben 14 differenti ecosistemi, bush, savana, foreste, formazioni granitiche, fiumi e piccoli e meno piccoli canyon che necessitano anche di lunghi tragitti per poter essere visti. Il parco dispone di una rete stradale asfaltata e, soprattutto non asfaltata (meno male) lunga quasi 3 mila chilometri. Numerose le pozze d’acqua e i siti per picnic anche al di fuori dei campi. Belli perché sono immersi nel bush e non sono nemmeno recintati. In più si può scendere dalla macchina (e sono gli unici posti dove tale cosa si può fare non come alcuni idioti italiani visti da noi che hanno preso il Kruger per uno zoo all’aperto). Numerose le escursioni a piedi che si possono organizzare dai vari campi e che valgono il prezzo. Se invece decidete di girare da soli con la vostra auto dotatevi della cartina (qui in versione ridotta) in vendita alle porte d’accesso al parco. Costa solo 25 rand e consente di non perdersi all’interno del parco (cosa, peraltro, abbastanza difficile). Dal sito “www.continentenero.it”

Il reportage

Partiamo di buon ora la mattina, molti animali sono visibili solo alle prime luci dell’alba, e subito scorgiamo una giraffa che si avvicina quasi per essere fotografata.. Continuando ci avviciniamo al fiume, che con la poca acqua rimasta, e’ senza dubbio una tappa obbligata per gli animali che desiderano dissetarsi.

Un branco di elefanti si e’ fermato sulla pozza più estesa, e il branco si rinfresca e diverte con i giochi d’acqua tipici di questi animali. Piu avanti scorgiamo anche degli ippopotami che come di consueto, sono totalmente immersi lasciando emergere solo le grandi narici. Altri animali poi sono bufali, scimmie e fenicotteri che lungo le rive del rio si dissetano e puliscono con la preziosa acqua. Il caldo comincia a farsi prepotente e verso le 12,00 diventa impossibile fermarsi sotto il sole, anche le foto sono sovraesposte e decidiamo di proseguire nel pomeriggio inoltrato.

Fotografiamo molti animali, con una buona dose di fortuna!, babbuini, cinghiali africani, gazzelle, antilopi, zebre e molti altri, tutto ciò restando sempre all’interno dell’automobile ( regola fondamentale del Parco ). Verso l’imbrunire, forse l’incontro più entusiasmante ! Un grande rinoceronte maschio, ci si avvicina a pochi centimetri dai finestrini dell’auto.. facciamo molta attenzione a non spaventarlo con movimenti bruschi o azioni inaspettate; potrebbe essere pericoloso ricevere una incornata sulla portiera dell’auto ..

Conclusioni

UN viaggio estremamente interessante e ricco di situazioni inaspettate. Un ringraziamento particolare alla nostra guida locale che con molta pazienza ci ha accompagnato lungo i percorsi del parco.

Portfolio