Situato a nord della grande Atene, il parco di Parnitha rappresenta un oasi verde sulle montagne che sovrastano la metropoli. Dall’alto dei 1400m della monte Parnitha ,e’ possibile godere di una maestosa vista, specie nelle ora serali quando il buio e le luci di Atene nascondono la cappa di smog che durante il giorno offusca il paesaggio.
Conosciuto per la ricchezza della flora e fauna presente e’ inserito nella lista dei parchi nazionali della Grecia, e rappresenta l’aera verde di maggior estensione della penisola Attica. Nel 2007 un incredibile incendio ha devastato molta della vegetazione del parco, distruggendo l’ecosistema presente, ma negli ultimi anni la vegetazione lentamente sta nuovamente colonizzando i territori bruciati.
Il Parco Nazionale di Parnitha ha una superficie centrale di 3.800 ettari, fondato nel 1961, e costituito dalla montagna che fino ai recenti incendi era il polmone dell’ Attica. La sua flora e’ ricca e impressionante, con più di 1000 piante, un numero che rappresenta 1/7 delle piante greche. Dal punto di vista faunistico ci vivono 42 delle 116 specie di mammiferi greci, 132 tipi di uccelli endemici, 22 tipi di serpi, 8 tipi di anfibi e un grande numero di invertebrati.
Il Parco Nazionale di Parnitha costituisce una riserva per la protezione e la conservazione della flora e della fauna della Grecia del sud. La flora di Parnitha è una dei più ricche in Grecia, vantando ben 818 specie registrate di piante, fra le quali alcune in via d’estinzione. La fauna della zona comprende molte specie protette. Indicativo è il fatto che Parnitha è l’unica zona nella Grecia del sud in cui il cervo rosso (elaphus del Cervus) ancora sopravvive. La vicinanza di Parnitha all’espansione urbana di Atene, insieme al grande valore estetico ed ecologico, accentua l’importanza di proteggere questa area verde, il polmone d’Atene. Considerata l’altitudine della montagna, durante l’inverno cade anche una discreta quantità’ di neve e le temperature sono decisamente molto più rigide rispetto alla sottostante pianura di Atene.
Il trekking nel parco e’ coordinato da un centro sportivo che organizza gite con scuole e gruppi organizzati. Il rispetto dell’ambiente e’ particolarmente seguito anche dai corpi forestali , e le aree di sosta sono ben delimitate e curate. Una delle attrattive di maggiore importanza e’ il trekking serale che consente di osservare i cervi che scendono nelle radure per il pascolo della notte. I sentieri ben segnalati permettono di addentrarsi con facilità nella foresta, dove e’ possibile scorgere le tracce dei cinghiali e di altri piccoli mammiferi che si muovono specialmente di notte.
Alcune sorgenti d’acqua , rappresentano un ottimo punto di osservazione, aspettando che gli animali passino o si avvicinino per abbeverarsi e pulirsi, sopratutto durante la stagione estiva quando le piogge si diradano. L’osservazione del cervo, richiede molta pazienza e tenacia, perché l’animale, di natura molto diffidente e schivo, non si fa avvicinare dall’uomo ( tranne in alcuni casi di allevamento ) quindi occorre individuare le zone di transito del mammifero e attendere silenziosamente il passaggio del Cervo. Solo in rari casi, durante la stagione degli amori, a fine estate, l’animale perde la sua diffidenza concentrandosi sulle attività di corteggiamento e quindi possibile avvicinarsi anche durante il giorno a discreta distanza e osservare i gesti e i barriti del esemplare Maschio, nonché le competizioni tra i capibranco per la predominanza sulle femmine..
Nonostante la breve permanenza in loco, la visita al parco e’ stata molto interessante e sorprendente, sopratutto per la vicinanza tra due ambienti cosi diversi.. da un alto una metropoli di grande estensione e dall’altro la tranquilla foresta popolata da una sorprendente quantità di animali ..