Una ricerca impegnativa, su argomenti poco discussi che sono tipici delle zone di frontiera dove transitano materiali e persone in maniera non sempre legale. Una verifica della situazione odierna legata alla criminalità organizzata del confine messicano.
Considerata da sempre terra di libertà e di speranza per i messicani che sognano il mito americano, Ciutad Juarez ha vissuto una storia intensa e ricca di contraddizioni. Sorge 350 anni fa come agglomerato urbano popolato da campesinos del deserto che si avvicinavano alla frontiera. Con lo sviluppo economico, la città è oggi diventata un centro industriale di notevole importanza, dove numerose aziende americane ed europee hanno aperto filiali e nuovi centri di produzione.
Fondata come centro di ristoro nei pressi della frontiera del nord, Ciutad Juarez si presentava come un nucleo abitativo povero e disadorno. Durante la Rivoluzione Messicana, che coinvolse tutta la regione del nord, il centro fu teatro di conflitti tra i ribelli messicani e le forze militari americane, subendo così le conseguenze di violente e distruttive rappresaglie e incursioni: conflitti a fuoco e cannonate che hanno segnato in modo indelebile la vita e il paesaggio del “pueblo” di Juarez. Successivamente la frontiera messicana divenne meta dei gringos, gli americani del Texas che si dilettavano nelle visite dei week-end a far festa, abusando di alcool e cibo del vicino Messico. Per molti anni, e ancora un po’ tutt’oggi, Ciudad Juarez fu considerata dagli americani che la frequentavano, una città senza regole. Eppure poté godere di tanta serenità e sicurezza da permettere l’incremento delle attività commerciali. Con l’arrivo della nuova era, nella seconda metà del 1900, s’intensificò la frequenza con cui i messicani si dirigevano negli Stati Uniti d’America in cerca di fortuna, questo generò una tensione sociale pericolosa e negativa per la città. Le abitazioni cominciarono ad essere chiuse con inferriate, la notte poi le strade non erano più frequentate e non si dormiva all’aperto come un tempo. Anche le ritorsioni degli americani, nei confronti dei messicani emigrati illegalmente, aumentarono e molti di loro non riuscivano ad arrivare oltre “la frontiera” a causa di violente azioni sul Rio Bravo, confine naturale dei due stati. Vennero rafforzate le barriere di stato e molti dei viaggiatori in cerca di fortuna furono costretti a rinunciare all’esodo, restando a Ciutad Juarez senza soldi né lavoro. Questo non fece altro che aumentare la criminalità, rendendo la città un luogo poco sicuro soprattutto al calore del sole. Con lo sviluppo economico promosso dal governo messicano e le esigui distanze dalla frontiera, oggi vi sorgono molti centri industriali che sfruttano la manodopera a basso costo della zona, anche grazie ai quali Ciutad Juarez si è trasformata in un centro ricco di scambi e tecnologie.
Subito al di fuori dell’esteso centro abitato si apre un pianeggiante deserto roccioso che fa pensare ai film western visti in tv. Le distese di pietre e sabbia si perdono all’orizzonte e solo qualche rara montagna interrompe la costante distesa desertica. E’ la regione di Chihuha, che si estende per oltre 1000 km a sud e si contraddistingue per questa zona desertica, dove i cactus regnano sovrani. Il deserto del Messico, limitrofo a Juarez, rappresenta però un’eccezione perché l’erosione climatica di venti e altri agenti atmosferici ha dato vita a maestose dune di sabbia , molto simili a quelle del nord Africa...risulta molto strano osservare un ’antica tienda messicana circondata da fine sabbia modellata dal vento! Flora e fauna si adattano e distinguono: possiamo incontrare aquile del deserto, falchi, cani del deserto e il particolare uccello, volgarmente chiamato “corre camino”, piccolo volatile, simile ad uno struzzo dalle dimensioni ridottissime, reso famoso dal celebre cartone animato del coyote col nome di Bee Beep. Arbusti, cactus di ogni forma e dimensione, completano il paesaggio desertico della regione che di sera, al tramonto si tinge di un rosso intenso e affascinante, che dona un’incredibile sensazione di maestosità e bellezza.
Oggi Ciutad Juorez è conosciuta non solo per le industrie e il deserto, ma anche per delle realtà poco felici. La sua frontiera è certamente la più utilizzata per il narcotraffico verso gli Usa. Non si tratta di piccole quantità di droga trasportata illegalmente, ma di veri e propri carichi di stupefacenti che transitano verso il paese a stelle e strisce. Il controllo della materia tanto preziosa è ora conteso da due gruppi rivali che si stanno dando battaglia in modo molto esplicito e diretto, con omicidi e rappresaglie anche in pieno giorno. La situazione odierna, sotto il punto di vista della sicurezza, è estremamente precaria e la gente si sposta con molto timore. Negli ultimi anni il Messico ha visto un incremento notevole di omicidi e violenze che preoccupano seriamente gli enti governativi e mettono in difficoltà il florido turismo di questo meraviglioso stato. Nonostante ciò Ciutad Juarez resta una città animata dallo spirito del popolo del nord, molto affabile e disponibile. Il team Acheloos Geo Exploring ha potuto operare in sintonia con le guide locali, raccogliendo informazioni anche molto riservate, che per ragioni di sicurezza non possono essere pubblicate.